Thomas Jenni ha una missione: promuovere le nuove leve

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Thomas Jenni ha una missione: promuovere le nuove leve

17 settembre upsa-agvs.ch – Da anni Thomas Jenni, direttore della Sezione UPSA di Soletta, sostiene le nuove leve organizzando borse dei posti di tirocinio, visite alle scuole e colloqui di lavoro simulati. Cosa lo motiva?



cst. «Il rendimento e la motivazione», spiega Thomas Jenni agli allievi della Kreisoberstufe Gerlafingen (SO), «sono le basi più importanti da possedere quando ci si candida. Le aziende devono avvertire che siete voi le persone giuste per il posto di tirocinio.» 

È giovedì mattina e Thomas Jenni fa visita alla 9a classe. Il suo obiettivo: avvicinare i giovani al processo di candidatura con esempi teorici e pratici. Oggi il 56enne si presenta in veste di capo del progetto Marketing della formazione professionale dell’Unione delle arti e mestieri del suo cantone e di direttore della Sezione UPSA di Soletta. Jenni annuncia sin dall’inizio: «Dopo la «fucina delle candidature» darò maggiori informazioni a chi è interessato a un tirocinio nel ramo dei professionisti dell’auto.»

La «fucina delle candidature» fa parte di «Rent a Boss», un progetto lanciato dalle associazioni economiche di Soletta per combattere la carenza di personale qualificato. Come si intuisce dal titolo, l’iniziativa consente di ingaggiare i responsabili di varie aziende perché facciano visita alle scuole. «Il programma è una win-win-situation. Gli allievi si fanno un’idea realistica del lavoro quotidiano e le imprese entrano in contatto diretto con i giovani.»

Da anni Thomas Jenni si impegna per mettere in contatto giovani e aziende in veste di promotore cantonale dei posti di tirocinio o di direttore della Sezione UPSA di Soletta. Due aspetti gli stanno particolarmente a cuore della promozione delle nuove leve: che il ramo dei professionisti dell’auto – e tutti gli altri settori – abbiano abbastanza apprendisti. E che gli allievi ottengano un contratto di tirocinio. «Il mio compito è aiutare i giovani a continuare il loro percorso», spiega Jenni. Solo così si evita che si perdano per strada e che prima o poi  debbano chiedere l’aiuto sociale. «Sono convinto che tutti gli allievi possano trovare una soluzione per proseguire il loro percorso professionale.» I successi riscossi con progetti come «Rent a Boss» gli danno ragione – e sono il motivo per cui si dà anima e corpo al sostegno dei professionisti di domani. 

A proposito: quest’anno la Sezione UPSA di Soletta ha registrato un aumento dei contratti di tirocinio conclusi rispetto al 2018. «Nonostante la tensione dovuta alla carenza di personale qualificato ce la siamo cavata», questo il bilancio stilato da Jenni, che dal 2012 guida la Sezione. Per il direttore, ciò è dovuto anche al fatto che il ramo dei professionisti dell’auto offre formazioni e professioni allettanti. «Le nostre formazioni danno delle basi solide e accesso sia alla formazione continua sia ad altri rami.»

L’impegno di Thomas Jenni per le nuove leve coincide quasi con l’inizio della sua carriera nel ramo dell’auto. L’economo aziendale ha lavorato per 30 anni da Amag, di cui 20 in veste di responsabile tecnico. «Mi spendevo per la formazione professionale quando già rivestivo questa funzione. Sono riuscito a creare contatti preziosi a cui posso fare tuttora ricorso», afferma Jenni. E i contatti sono tutto nella promozione delle nuove leve: solo chi ha una buona rete può infatti gettare ponti tra scuole e aziende di formazione. E proprio i contatti sono stati uno dei motivi per cui Thomas Jenni si impegna da cinque anni nell’Unione cantonale delle arti e mestieri di Soletta in favore della formazione professionale. In questa sua funzione è infatti in contatto con circa 4000 membri dell’associazione, può partecipare alle assemblee generali delle associazioni di categoria e al perfezionamento dei docenti. Di tanto in tanto ha anche l’occasione di discutere con il direttore cantonale dell’educazione. «Tutto ciò contribuisce a instaurare rapporti importanti e a pubblicizzare le nostre idee e i nostri progetti.»



Per quanto riguarda i «suoi giovani» Thomas Jenni non ha motivo di preoccuparsi. Una delle sue figlie si sta facendo strada nel settore sanitario, l’altra ha iniziato a studiare arte e mediazione alla Haus der Künste di Berna. «Nella loro scelta professionale non sono riuscito a entusiasmarle per il ramo dei professionisti dell’auto. Ciò che però sono riuscito a infondere loro – e anche mia moglie – è la passione per la guida», afferma ridendo sotto i baffi. E difatti nel tempo libero la famiglia viaggia in camper.

Oltre ad essere responsabile del pretirocinio di integrazione e di «Rent a Boss», Thomas Jenni guida diverse borse di posti di tirocinio, sostiene le scuole nelle serate dedicate ai genitori e organizza delle giornate in cui le aziende di formazione di tutto il Canton Soletta offrono degli stage di orientamento (Erlebnistageberuf-so.ch). In questa sua opera è sempre attento a che la rappresentanza del ramo dell’auto sia nutrita. Agli stage di orientamento di giugno, ad esempio, un’azienda su dieci era un garage UPSA. «Le iniziative godono del favore delle imprese», spiega Jenni. E non solo delle imprese: di tanto in tanto il suo team riceve infatti lettere di ringraziamento, con pane fatto in casa in allegato. «Il feedback positivo mi ripaga e mi sprona a impegnarmi per le nuove leve», sottolinea.

Alla domanda quale progetto lo riempia più d’orgoglio Thomas Jenni risponde: «Il pretirocinio di integrazione». Il programma consente a dei rifugiati con un permesso F o B di assolvere un pretirocinio di un anno presso dei garagisti UPSA delle Sezioni di Soletta, Zurigo, del Vallese e della Svizzera centrale. La prima classe è stata un trionfo. «I partecipanti si sono impegnati e hanno fatto bella figura», si rallegra Jenni. Nove dei dodici giovani hanno persino ottenuto un contratto di tirocinio. Anche la seconda classe, che sta per partire, conta dodici partecipanti.

Cosa vede Thomas Jenni quando guarda al futuro? Si dice convinto della forza del ramo dei professionisti dell’auto e del potenziale delle nuove leve. E questo perché, nonostante la rivoluzione tecnologica in atto, ha le strutture e le basi necessarie per evolversi. «Molti rami non sanno nemmeno cosa sia la documentazione didattica web-based. L’UPSA la offre da diversi anni», aggiunge a titolo di esempio. «Solo chi sa interpretare il mutare dei tempi e offre metodi e posti di formazione moderni sarà in grado di reclutare i giovani.»

La «fucina delle candidature» della 9a classe della Kreisoberstufe Gerlafingen sta volgendo al termine. Thomas Jenni loda gli allievi per il loro impegno. Solo in merito ai colloqui di lavoro simulati ha un appunto da fare: «La performance è stata buona ma in alcuni punti non eravate preparati a sufficienza.» Per fortuna che ci sono persone come Thomas Jenni che si impegnano per le nuove leve e le introducono al processo di candidatura.
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