Carspotter, influencer e meccatronico di automobili

Occhi puntati sulle auto da corsa

Carspotter, influencer e meccatronico di automobili

14 maggio 2020 upsa-agvs.ch– Cédric Plattner (20 anni) lavora presso il centro Porsche di Winterthur e presto completerà la sua formazione come meccatronico di automobili. Nonostante l’aspetto per niente appariscente, il ragazzo è uno dei più famosi carspotter e influencer della Svizzera, con oltre 75 000 follower su Instagram.

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Cédric Plattner (20 anni) lavora presso il centro Porsche di Winterthur ed è uno dei più famosi carspotter e influencer della Svizzera, con oltre 75 000 follower su InstagramInstagram unter «@cars_in_zurich»

jas. Manca poco alla chiusura e Cédric Plattner controlla gli ultimi dettagli, mentre il sei cilindri boxer biturbo gira perfettamente al minimo. Tutto è in ordine, così l’aspirante meccatronico di automobili chiude il suo portatile, consegna le chiavi e sistema la sua postazione presso il centro Porsche di Winterthur. Il 20enne riservato e tranquillo è uno degli influencer svizzeri di maggior successo nel settore automobilistico, con oltre 75 000 follower soltanto su Instagram. A quanto pare, per avere un impatto sul pubblico, non occorre essere estroversi o forzatamente ironici tenendo in mano prodotti qualsiasi davanti a una telecamera. Cédric Plattner preferisce stare dietro la sua Nikon e andare alla ricerca dei suoi soggetti preferiti, ovvero veicoli fuori dal comune.

Come giovane carspotter, quattro anni fa si recava a Zurigo quasi ogni sabato pomeriggio con la rete celere regionale. Lì, nella zona della Bürkliplatz, il ragazzo originario di Winterthur sperava di avvistare almeno una speciale auto sportiva o una rara auto di lusso. In un solo pomeriggio, durante la sua ricerca in città, Plattner è arrivato a percorrere tra i 12 e i 15 chilometri per fotografare una Mercedes SLR McLaren 722, un’auto modificata con carrozzeria cromata o cerchi ricoperti d’oro 24 carati. Ogni giorno postava almeno due foto, prestando sempre attenzione ai colori, ma anche a prospettive diverse e alla varietà dei marchi. Tutto ciò ha dato i suoi frutti. Il suo account Instagram «@cars_in_zurich» si è distinto dalla massa, conquistando numerosi follower. 

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Un classico assoluto: la Porsche 962 C del 1990.

Ora Cédric prende le cose un po’ più alla leggera: «I giovani spotter che inseguono le auto a piedi esistono ancora. Per quanto mi riguarda, oggi mi concentro di più sugli eventi che possono essere pianificati, come ad esempio il Supercar Owners Circle ad Andermatt». Negli ultimi quattro anni il panorama del carspotting è profondamente cambiato. «Grazie ai moderni smartphone, scattare foto è diventato molto più facile. Tuttavia, oggi si bada più alla quantità che alla qualità delle immagini. Così facendo si mette a rischio la professionalità», afferma Plattner con rammarico. Il giovane continua a prestare attenzione ai dettagli e ora sceglie i suoi soggetti più per l’alta tecnologia dei motori che non per i colori sgargianti: «Rispetto al passato, fotografo molto meno sul posto e cerco i miei soggetti in modo più mirato. Cerco sempre la foto perfetta per me, non l’ennesima immagine di una una supercar».

Per questo l’influencer di successo arriva a lavorare anche molte ore alla post-produzione delle immagini sul computer. Nel frattempo, deve fare i conti con il nuovo algoritmo di Instagram: «In passato, quando si caricava una nuova foto, si ottenevano dei like nel giro di pochi secondi. Ora, dopo 300-400 like, il tutto viene automaticamente azzerato», spiega Plattner, che continua a concentrarsi completamente su Instagram e non osa sperimentare TikTok o YouTube. «Anche lì bisognerebbe crearsi prima un nome e una community. E questo non si fa di certo da un giorno all’altro!». 

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Una rara Koenigsegg Agera RS, realizzata in soli 25 esemplari.

Cosa si sente di consigliare a un garagista che desidera raggiungere e informare i suoi clienti attraverso i social? «L’autenticità è tutto. Occorre rimanere se stessi, essere sinceri e utilizzare i canali digitali per diffondere informazioni reali». Cédric Plattner sottolinea inoltre che una comunicazione franca e onesta con i clienti è un fattore decisivo. «Capisco quando un garagista sia restio a comunicare attraverso i social. Dopotutto, è un’attività che richiede lavoro aggiuntivo. E le persone non accorrono in officina per un post. Tuttavia, questa è la comunicazione del futuro. A volte basta già inviare al cliente la foto di un danno al sottoscocca o un breve video per fagli capire ciò che è stato scoperto e riparato.»

La comunicazione digitale ha quindi i suoi vantaggi, ma non tutte le aziende possono permettersi un responsabile dei social. «La maggior parte di esse deve concentrarsi sul lavoro quotidiano», spiega prima di salutarci. Un’ultima domanda: che auto guida un carspotter? Cédric Plattner ride: «Un’Audi S4 B5. Una tipica auto da meccanico che richiede molto tempo e amore. Naturalmente è più larga e bassa. Sono stato sei volte all’ufficio della circolazione per farmi approvare tutte le modifiche e registrarmi in modo tale da poterla guidare legalmente.»


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Carspotter a caccia delle auto più stravaganti da fotografare nel centro di Zurigo.
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